La tigre dello Shotokan

La competizione sportiva, è una componente spettacolare e di sicura attrattiva per gli spettatori, è un efficace modo di promuovere il karate, ma rimane sempre l’allenamento intenso e costante, praticato settimanalmente nelle palestre di tutto il mondo, che racchiude il vero valore del fare karate. È un percorso di auto-perfezionamento tortuoso, per mettere in contatto la mente e il corpo con lo spirito che anima la nostra vita, armonizzando il tutto.

ShotokanTiger

L’emblema della tigre – la tigre dello Shotokan appunto – lo sappiamo tutti illustra molto bene gli obbiettivi e le intenzioni del Karate-do. Vediamo una tigre raffigurata all’interno di un cerchio. (Il disegno originale è dall’artista giapponese Hoan Kosugi, amico e allievo di Funakoshi Gichin). Entrambi gli elementi dell’immagine – la tigre e il cerchio – sono di particolare importanza. Del resto, la tigre rappresenta l’animalismo, la ferocia, il coraggio, la sfrenata combattività, la potenza primordiale e l’assoluta determinazione. Per combattere con successo il karate richiede di imparare a combattere come la tigre.

Tuttavia, la tigre non è raffigurata senza restrizioni nella sua massima libertà di espressione,  ma bensì viene mostrata all’interno di in un cerchio, e quindi vincolata. A sua volta, il cerchio rappresenta la ragione e lo spirito umano. Per combattere vittoriosamente e onorevolmente si richiede il controllo delle proprie emozioni e calma. Il cerchio (cioè la mente) racchiude e in tal modo domina la tigre. La ragione e lo spirito umano prevalgono sui poteri animaleschi, li governano e li controllano, al fine di sfruttarli, ma soltanto se necessario.

La natura e gli obiettivi del Karate-do difficilmente possono essere condensati e illustrati più chiaramente di questo piccolo emblema.

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